Evergreen Googlebot, “se si vede funziona”
Google ha annunciato il rilascio della nuova versione di googlebot, e questa volta sembra ci sia un vero cambio di passo.

Puoi contare quanti semi ci sono in una mela, non quante mele ci sono in un seme (cit.)
Google ha annunciato il rilascio della nuova versione di googlebot, e questa volta sembra ci sia un vero cambio di passo.
Quali caratteristiche deve avere un hosting per essere considerato il miglior hosting wordpress?
Che “girino” via email tentativi di estorsione o truffe non è una novità, ma che le truffe siano sempre più raffinate è pericolose è storia recente.
[…]È meglio avere tante visite o tante “conversioni”? Avere milioni di pageview ma non raggiungere i propri obiettivi in termini, per esempio, di vendite, inscrizioni alla newsletter, interazioni etc non serve a molto, nemmeno al branding.
D’altra parte avere da un pubblico profilato e interessato aumenta le probabilità di raggiungere i propri obiettivi, anche nel caso le visite siano inferiori in valore assoluto.
Se la mia attività imprenditoriale consistesse nel vendere limonate, l’approvvigionamento di limoni sarebbe uno degli elementi chiave per il successo della mia impresa. Fin tanto che riesco a comperare i limoni che mi servono ad un prezzo che mi consenta di vendere le limonate, con una marginalità tale da pagare le spese e avanzare qualcosa, la mia azienda procederà bene e in salute.
Letteralmente significa “sopra la piega” è un concetto che deriva dalla carta stampata, più precisamente dai quotidiani.
Si sa che la prima pagina di un giornale raccoglie gli articoli (o gli snippet per dirla “web”) più importanti, ma anche all’interno della prima pagina ci sono posizioni più pregiate e altre meno.
Per ogni webdesigner è necessario sapere come i visitatori “vedono” il proprio sito, una delle questioni più importanti riguarda l’impostazione dei “breakpoint” css per stabilire quando passare dalla visualizzazione mobile a quella desktop etc.
A tal proposito si trovano vagonate di articoli e di dati statistici che riportano quali siamo le risoluzioni maggiormente per stabilire quali siano di conseguenza i valori “ottimali” dei breakpoint. Purtroppo quest’approccio non è del tutto corretto.
Durante la mia attività lavorativa mi sono chiesto più volte se la presenza di testo in sovra-impressione nelle immagini potesse, in qualche modo, essere utile al posizionamento sui motori di ricerca. In fin dei conti con un buon ocr si possono estrarre in modo semplice e veloce tutte le parole inserite in un’immagine e mi aspetterei che google lo facesse per ogni immagine che analizza.
Ha sollevato molto clamore tra gli addetti ai lavori la notizia dell’aggiornamento di penguin, l’algoritmo sviluppato da Google per valutare la genuinità di un contenuto. È giustificata tutta questa attenzione?